Incontrare e Scopare

Sottomessa a Roberto

Ero stata desiderando questo momento per settimane. Roberto, un uomo italiano dal fisico scolpito e il fascino di un duca rinascimentale, mi aveva invitato a casa sua per una serata speciale. Mi aveva detto che avremmo esplorato i nostri desideri più profondi e io ero più che entusiasta di unirmi a lui in questo viaggio.

Appena arrivato, mi ha fatto accogliere nel suo salotto, dove accese alcune candele per creare un’atmosfera intima. Mi chiese intensamente negli occhi e disse: “Sandra, sei qui perché vuoi sperimentare il piacere del BDSM, vero?”. Io annuii con un sorriso, sentendo il mio corpo tremare di eccitazione.

Roberto mi porse un bicchiere di vino rosso e mi chiese di berlo, per rilassarmi. Dopo un paio di sorsi, mi sentii più leggera e più disposta a lasciarmi andare. Lui si avvicinò a me, mi accarezzò i capelli e disse: “Sei pronta a lasciare che ti guidi in questo mondo di piacere e dolore?”. Ancora una volta, annuii, sentendo il mio cuore battuto all’impazzata.

Mi condusse nella sua stanza da letto, dove mi fece spogliare lentamente, ammirando ogni centimetro del mio corpo. Mi fece sedere sul letto e mi legò le mani ei piedi con delle delicate corde di seta. Io mi sentivo vulnerabile, ma allo stesso tempo al sicuro con lui e mi piaceva essere sottomessa nel bdsm.

Inizio’ a baciarmi, dapprima delicatamente sulle labbra, poi più intensamente su collo e petto. Le sue mani esploravano il mio corpo, accarezzandomi e stringendomi in modo da suscitare piacere e un pizzico di dolore. Io gemevo e mi contorcevo, implorandolo di darmi di più.

Quando sentii il suo dito entrare nella mia figa bagnata, gemetti ad alta voce. Lui rise e disse: “Ti piace, vero?”. Io annuii, incapace di parlare. Lui continuò a toccarmi, aggiungendo un secondo dito e poi un terzo, fino a quando non sentii un orgasmo travolgente scuotere il mio corpo.

Dopo avermi lasciato riprendere fiato, Roberto si tolse i vestiti e mi mostrerò il suo bellissimo cazzo duro. Lo presi in mano e iniziai a masturbarlo, sentendolo gemere di piacere. Poi, lui mi penetrò con forza, facendomi urlare di piacere.

Mi scopò con brutalità, colpendomi in profondità mentre io mi contorcevo e gemevo sotto di lui. Quando sentii che stava per venire, gridai: “Sborra nella figa, Roberto!”. Lui obbedì, riempiendomi con il suo piacevole caldo sperma.

Dopo essersi riposati per un momento, Roberto mi slegò e mi abbracciò teneramente. Mi guardò negli occhi e disse: “Sei stata una brava ragazza, Sandra. Ti sei lasciata andare e hai permesso a me di guidarti in questo mondo di piacere. Spero che lo rifaremo presto”. Io sorrisi e annuii, ancora una volta sentendomi vulnerabile ma al sicuro con lui.

La notte con Roberto fu un’esperienza indimenticabile, una che non dimenticherò mai. Mi ha mostrato un mondo di piacere e dolore che non avevo mai sperimentato prima, e ho scoperto cose fantastiche su come essere sottomessa nel bdsm.

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